Category: News

  • Pro-Linux.de schließt

    Es schließt eine der größten und ältesten deutschsprachigen Seiten rund um Linux – Pro-Linux.de: https://www.pro-linux.de/artikel/2/1996/es-war-uns-eine-ehre.html

    Vielen Dank den Autoren für deren unheimliches Engagement!

  • Ubuntu 20.04 LTS freigegeben

    Die Ubuntu-Gemeinschaft hat die Linux-Distribution Ubuntu 20.04 LTS »Focal Fossa« wie geplant mit zahlreichen Neuerungen veröffentlicht.

    (more…)
  • Anton Auer auf RAI Südtirol

    Anton Auer spricht über die digitale Schule am späten Vormittag des 22. April 2020 auf RAI Südtirol.

  • Confronto con l’assessore alla scuola italiana Giuliano Vettorato

    A seguito dell’articolo comparso sul Corriere dell’Alto Adige in data 21 marzo 2020 a pag. 7 (https://www.pressreader.com/italy/corriere-dellalto-adige/20200321/page/7/textview), il LUGBZ ha scritto all’assessore Giuliano Vettorato la lettera sotto riportata; è seguita una risposta gentile dell’assessore che contiene un messaggio di apertura, evidenziato nel testo della lettera e riportato qui per comodità:

    […] ogni scuola è in ogni caso libera di utilizzare i sistemi informatici e i device ad essa più congeniali per portare avanti l’attività didattica, le comunicazioni, nonché la formazione e l’aggiornamento degli insegnanti.

    Il 20 aprile 2020 il LUGBZ ha replicato con una seconda lettera che pubblichiamo più in basso.

    Prima lettera all’assessore Giuliano Vettorato

    Al Vicepresidente
    Sig. Giuliano Vettorato
    Palazzo 3a Piazza Silvius Magnago 4
    39100 Bolzano

    Bolzano, 26.03.2020

    Egregio Assessore alla Scuola italiana e alla Formazione professionale italiana.

    Siamo sorpresi per le sue dichiarazioni rilasciate sul Corriere
    dell’Alto Adige riguardanti le difficoltà di funzionamento dei programmi di e-learning su piattaforma open source Fuss.

    Ricordiamo che le piattaforme di e-learning Moodle e Chamilo sono
    operanti nelle scuole in lingua italiana da dieci anni con centinaia
    di utenti e con svariati corsi attivati per ogni materia. Gli studenti
    e i docenti hanno sempre potuto collegarsi dalla scuola o da casa con
    qualsiasi tipo di computer Windows, Apple o Linux/Fuss.

    Infatti qualsiasi piattaforma di e-learning basata su architettura
    Web, p.e. Office365 (incl. Teams), Registro Digitale, G-Suite, Blikk,
    Anton.app funziona senza modifiche indifferentemente su Linux, Fuss,
    MacOS o Windows. Volentieri possiamo dare una breve dimostrazione a
    Lei, ai tecnici della Rip. informatica 9 o a esperti di sua fiducia.

    Chiediamo che sostenga apertamente l’iniziativa dei nostri Volontari e
    il loro grande impegno nel tentativo di donare computer o PC portatili
    Linux/Fuss a famiglie economicamente in difficoltà e che non
    potrebbero assicurare ai loro figli una formazione culturale simile a
    quella dei loro compagni.

    Assessorato, Ripartizione informatica 9, Intendenza scolastica
    italiana, -tedesca, -ladina, tecnici Fuss e LugBz, tutti uniti nel far
    funzionare al meglio la didattica on-line! Non c’è spazio per
    polemiche, o populismi, siamo tutti nella stessa barca contro un
    nemico più potente che mai, perché microscopico e di abitudini
    sconosciute.

    Attendiamo una Vostra cortese e urgente risposta al nostro indirizzo
    email sotto indicato.

    Grazie.

    Firmato Linux User Group Bolzano LugBz

    Risposta dell’assessore Giuliano Vettorato al LUGBZ

    Datum: Do. 9. Apr. 2020 um 17:31
    Betreff: R: E-learning
    An: Hugo Leiter

    Gent. Sig. Leiter,

    rispondo, tramite Lei, ai componenti del Linux User Group Bolzano in
    merito alla lettera firmata e relativa all’E-Learning nelle scuole.

    Convengo pure io sulla necessità di mettere da parte le polemiche.
    Stiamo affrontando un’emergenza senza precedenti e, per superarla con
    anche un miglioramento globale della nostra qualità di vita, abbiamo
    bisogno di appianare ogni tipo di divergenza e di lavorare insieme per
    un obiettivo comune. Il nostro deve essere quello di garantire a tutti
    i nostri ragazzi il diritto allo studio e il loro benessere
    psico-fisico.

    Lavorare insieme significa anche ascoltare tutte le voci,
    accogliendole e, se possibile, mettendo in pratica i loro
    suggerimenti. Questo vale naturalmente anche per quanto riguarda
    l’organizzazione delle modalità didattiche. Ho avuto – e sto avendo
    tuttora – molti confronti su teams ed altre piattaforme con i
    dirigenti scolastici, i docenti e le famiglie. Quanto pubblicato è lo
    specchio di quanto emerso e discusso in questi colloqui, peraltro
    molto produttivi e svoltisi sempre in un clima sereno e
    costruttivo. Ogni input, non è mai stato ignorato, ma vagliato con
    cura e confrontato con altre possibili soluzioni e ribadendo che ogni
    scuola è in ogni caso libera di utilizzare i sistemi informatici e i
    device ad essa più congeniali per portare avanti l’attività didattica,
    le comunicazioni, nonché la formazione e l’aggiornamento degli
    insegnanti.

    Vi ringrazio per la Vostra disponibilità al confronto, di cui non
    mancherà certo occasione, e per gli input fornitici.

    L’Assessore all’istruzione e formazione professionale
    Giuliano Vettorato

    AUTONOME PROVINZ BOZEN − SÜDTIROL

    AUTONOME PROVINZ BOZEN – SÜDTIROL / PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO – ALTO ADIGE

    PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO − ALTO ADIGE____

    Landeshauptmannstellvertreter
    Landesrat für Italienische Bildung und Kultur, Umwelt und Energie

    Vicepresidente della Provincia
    Assessore all’Istruzione, Formazione, Cultura italiana, Ambiente ed
    Energia

    Seconda lettera all’assessore Giuliano Vettorato

    Al Vicepresidente
    Sig. Giuliano Vettorato
    Palazzo 3a Piazza Silvius Magnago 4
    39100 Bolzano

    20/04/2020

    Egregio Signor Vettorato,


    Grazie della Sua gentile email del 09/04: “…abbiamo bisogno di appianare ogni tipo di divergenza e di lavorare insieme per un obiettivo comune. Il nostro deve essere quello di garantire a tutti i nostri ragazzi il diritto allo studio e il loro benessere psico-fisico”. Condividiamo pienamente. A tale scopo abbiamo già attivato due servizi gratuiti: https://www.lugbz.org/la-
    didattica-demergenza
    e https://www.lugbz.org/la-didattica-demergenza-der-notunterricht.
    Non fa differenza se la nostra gioventù cresce con Linux, Apple o Windows. Indipendentemente dal sistema che usano, tutti possono fruire degli applicativi della scuola, sia quella di lingua tedesca che quella italiana. Da anni ormai si migra verso l’accesso remoto. I programmi vengono di fatto eseguiti su server remoti, in un data center o nel cloud, e gli utenti si collegano ad essi via web o remote desktop. E’ con questa architettura che i nostri studenti si confronteranno nel mondo del lavoro. Non dovranno più preoccuparsi del salvataggio dei dati, degli aggiornamenti del software, del ripristino del servizio in caso di guasto.
    Citiamo alcuni esempi: qualunque provider e-mail, come Gmail o Microsoft Outlook Online. AutoCAD Web App, che permette la visione e, seppure con qualche limitazione, la modifica di file DWG senza dover installare AutoCAD localmente. I programmi per la gestione aziendale Zucchetti, SAP, Dynamics NAV Web, i programmi per calcoli scientifici SPSS-web, MapleSoft, Wolfram Mathematica Online. Tutto ciò è fruibile egualmente da Linux così come da Windows.
    Ancora, sul tema competenza o conoscenza nella scuola: seguendo il ragionamento di dover insegnare agli studenti solo gli strumenti che poi verranno utilizzati nel mondo del lavoro, perché si dovrebbe insegnargli a computare le operazioni matematiche basilari, invece di istruire semplicemente all’utilizzo della calcolatrice? Chi al giorno d’oggi nel mondo del lavoro fa i calcoli manualmente? Naturalmente nessuno. Eppure è indubbiamente di vitale importanza che si impari a farlo anche “alla vecchia maniera”, per comprenderne le basi e permettere di sviluppare conoscenza ulteriore, costruita su tali basi.
    E una di esse è il software open source, una realtà ben stabilita che ha cominciato a crescere in modo esponenziale da quando nel 1991 il 21enne Linus Torvalds ha pubblicato su Usenet un piccolo kernel Linux, chiedendo suggerimenti al mondo. Ora Linux include 20 milioni di linee di codice sorgente ed è il motore di cloud, supercomputer, PC da tavolo, telefoni, tablet, oltre ad essere di fatto la spina dorsale della rete Internet.
    Le PA della Provincia di Bolzano spendono milioni di euro l’anno per licenze e servizi Microsoft.
    D’altra parte il software open source ci potrebbe liberare dalla dipendenza di un monopolista extra-EU in un’ottica di sovranità digitale facendoci anche risparmiare molti soldi.
    Uniamo le nostre conoscenze con la Rip. 9, con persone di Sua fiducia, parliamone a carte scoperte con serenità, valutando impegno, benefici, rischi e limitazioni.
    Attendiamo una Sua gentile risposta.
    Cordiali saluti,

    LugBZ info AT lugbz.org
    Ezio Monastero ezio.monastero AT alice.it
    Hugo Leiter hugoleiter AT gmail.com

  • Anton Auer im FF-Portrait

    Anton Auer
    Anton Auer

    Wir freuen uns über die Hochachtung, die unserem Mitglied Anton Auer als Koordinator des FUSS-PC-Projekts vonseiten verschiedener Südtiroler Medien entgegengebracht wird. Toni – das neue Gesicht der LUG.
    Diesmal in der Wochenzeitschrift FF: https://www.ff-bz.com/kultur-leben/leben/2020-15/anton-auer-beantwortet-den-ff-fragebogen.html

  • Anton Auer – Südtiroler des Tages

    Anton Auer berichtet auf Südtirol 1 von der Tätigkeit der LUGBZ und der Gruppe DigSust in Zeiten von SARS-CoVID 19. Hören Sie selbst (nur auf Deutsch).

    Verweis: http://www.suedtirol1.it/beitrag/suedtiroler-des-tages-linux-user-group-bozen-und-die-gruppe-digitale-nachhaltigkeit-suedtirol/ref/1741/

  • LA DIDATTICA D’EMERGENZA – DER NOTUNTERRICHT

    Sistemi di videoconferenza d’emergenza con base EU

    Una seconda iniziativa, proposta sempre dal LUGBZ [https://www.lugbz.org] e dal Gruppo Sostenibilità Digitale Alto Adige – Südtirol [https://openbz.eu] è quella di offrire alle scuole della nostra provincia un sistema di videoconferenza, basato su software libero e installato in EU, al fine di facilitare la didattica online. 
    La condizione per fare la richiesta è che le scuole non dispongano già di un sistema di videoconferenza acquistato con soldi pubblici. Qualora invece dichiarino di non voler utilizzare sistemi che profilano i propri utenti (docenti e alunni) come avviene con Microsoft (Skype, Teams) e Google (Hangouts), avranno pieno accesso all’offerta. 
    La soluzione offerta non andrà a tracciare nessuna videochiamata, ma sarà comunque in grado di garantire la riservatezza delle comunicazioni tra insegnate e studenti pur senza richiedere alcuna credenziale agli alunni, per evitare ogni forma di profilazione di minori. Il tutto senza scomodare grandi sistemi da tempo molto criticati dal punto di vista della privacy, aspetto che, nemmeno in condizioni di alta emergenza, può e deve essere trascurato.
    Il LUGBZ, per ora, è in grado offrire 60 “stanze” o classi virtuali e pertanto ha deciso di donare ad ogni scuola che ne farà richiesta un numero massimo di 6 “stanze” che la scuola potrà utilizzare per svolgere videoconferenze ai fini della didattica d’emergenza.
    Nei prossimi giorni sarà possibile ampliare ulteriormente l’offerta aggiungendo nuove stanze, anche grazie alla solidarietà aggiuntiva dei singoli membri delle suddette associazioni e di Enti pubblici o privati che vorranno fornire il loro appoggio con donazioni anche piccole in denaro. Gli interessati si possono rivolgere per mail a info@lugbz.org.

    Notfall-Videokonferenzsystem auf EU-Basis

    Eine zweite Initiative, die ebenfalls von der LUGBZ [https://www.lugbz.org] und der Südtiroler Gruppe für Digitale Nachhaltigkeit [https://openbz.eu] getragen wird, besteht darin, unseren Schulen ein Videokonferenzsystem für den Online-Unterricht anzubieten, das auf freier Software basiert und zudem von der EU eingesetzt wird.
    Voraussetzung dabei ist, dass die Bildungseinrichtungen nicht bereits über ein mit öffentlichen Geldern erworbenes Videokonferenzsystem verfügen. Weiters erklären sie schriftlich, keine Systeme verwenden zu wollen, die Profilierung der Nutzer (Lehrkräfte und Schüler*innen) betreiben, so wie es leider u.a. bei Microsoft (Skype, Teams) oder Google (Hangouts) der Fall ist.
    Die angebotene Lösung “verfolgt” keine Videoanrufe, kann aber dennoch die Vertraulichkeit der Kommunikation zwischen Lehrern und Schülern garantieren, ohne dass von den Schülern irgendwelche Angaben gemacht werden müssen, um jede Form der Datenerhebung von Minderjährigen zu vermeiden.
    Die LUGBZ bietet derzeit 60 Räume bzw. virtuelle Klassen an und hat deshalb beschlossen, maximal 6 Räume aus ihrem Eigenkapital zu spenden, die den Schulen für den Fernunterricht zur Verfügung stehen.
    Dank der zusätzlichen Spendenbereitschaft einzelner Mitglieder ob-genannter Vereine und anderer öffentlicher oder privater Einrichtungen hoffen wir, den Dienst noch zu erweitern. Wer dazu mit einem kleineren oder größeren Beitrag mithelfen möchte, kann sich an unsere E-Mail-Adresse info@lugbz.org wenden.

  • LA DIDATTICA D’EMERGENZA – DER NOTUNTERRICHT

    FUSS sinonimo di economia circolare

    In questo periodo in cui le scuole sono chiuse e si è avviata la didattica a distanza non sono pochi gli studenti che a casa non dispongono di un PC. È possibile pensare ad una soluzione economica che possa andare incontro alle esigenze di molte famiglie per eliminare questa barriera digitale e permettere la piena integrazione dei loro figli nella didattica d’emergenza?
    I momenti di emergenza ci ricordano che il cambiamento necessario ad affrontare la situazione non si può improvvisare ma debba essere progettato, realizzato e sperimentato in un ampio arco temporale. 
    Le scuole in lingua Italiana dell’Alto Adige, con il progetto FUSS, hanno pianificato da oltre 15 anni un processo di innovazione sostenibile adottando GNU/Linux e Software Libero e a Codice Aperto nella didattica. Questa scelta, con soluzioni attentamente individuate per i vari ordini e gradi delle scuole [https://www.fuss.bz.it/], si rivela lungimirante nel sostenere tutte le difficoltà connesse all’adozione della didattica a distanza, laddove oggi, per effetto della sospensione dell’attività scolastica in presenza, quale misura cautelativa per arginare l’epidemia del Coronavirus, si è dovuto in modo repentino adottare una nuova modalità di insegnamento che impone l’uso di strumenti digitali. Grazie alla sostenibilità del software libero ed al fatto che non sia necessario pagare licenze d’uso sarebbe possibile fare avere a una parte di questi studenti privi di mezzi, un PC con FUSS installato uguale alle postazioni scolastiche. 
    Il processo virtuoso qui tracciato, che rappresenterebbe un esempio di economia circolare,  propone alle aziende ed Enti del territorio di non destinare al macero i vecchi PC ma di darli in carico ai volontari degli Sportelli Open & Linux Schalter del territorio (Bolzano, Merano, Brunico), che li faranno pervenire agli alunni bisognosi dopo averli ripristinati installandovi FUSS. Per dare corpo alle idee necessiterà naturalmente farsi carico della pulizia e disinfezione dei dispositivi dati in uso e anche della cancellazione dei dati eventualmente presenti, in base alla normativa vigente per la sicurezza informatica.

    Il Gruppo Sostenibilità Digitale Alto Adige-Südtirol [https://openbz.eu] e l’Associazione LUGBZ – Linux User Group Bolzano-Bozen-Bulsan [https://www.lugbz.org], promotori dell’iniziativa, invitano pertanto le ditte e gli Enti che dispongono di PC/Notebook non più vecchi di 10 anni e funzionanti a scrivere a info@lugbz.org per segnalare la loro disponibilità alla cessione.

    Questa iniziativa è stata inserita, come proposta di solidarietà digitale, sull’apposito sito del Ministero dell’Innovazione Tecnologica e Digitalizzazione e dell’Agenzia per l’Italia Digitale [https://solidarietadigitale.agid.gov.it].

    FUSS als Synonym für Kreislaufwirtschaft

    Jetzt, da viele Schulen geschlossen sind und der Fernunterricht begonnen hat, gibt es viele Schüler*innen, die keinen adäquaten PC zu Hause haben. Aus diesem Anlass heraus sollte an eine wirtschaftliche Lösung gedacht werden, die den Bedürfnissen dieser vielen Familien gerecht wird, um diese digitale Barriere zu beseitigen und auch deren Kinder in den Notunterricht einzubinden.
    So eine Lösung entsteht schwerlich aus dem Nichts, daher muss auf Erfahrungen zurückgegriffen werden. Die italienischen Schulen Südtirols zum Beispiel setzen durch das FUSS-Projekt [https://www.fuss.bz.it/] seit über 15 Jahren auf einen nachhaltigen Innovationsprozess unter der Verwendung von GNU/Linux und anderweitiger Freier und Open-Soruce Software im Unterricht. Diese Wahl erweist sich als weitsichtig in Anbetracht der Einführung des Fernunterrichts als Vorsichtsmaßnahme zur Eindämmung der Coronavirus-Epidemie: Dank der freien Verfügbarkeit Freier Software ist es nicht notwendig, für die Nutzung der Software zu zahlen oder den teils rigiden Lizenzbedingungen zuzustimmen. Auch das Bereitstellen von vorinstallierten PCs für Schüler*innen gleichwertig zu den Schularbeitsplätzen bereitet keinerlei Schwierigkeiten.
    Deshalb der Appell an lokale Unternehmen und Institutionen, noch vorhandene alte PCs/Laptops nicht zu entsorgen, sondern den Freiwilligen der Open & Linux Schalter im Lande (Bozen, Meran, Bruneck) zu übergeben, die sie nach einer fachgerechten Instandsetzung inklusive Löschung der vorhandenen Daten an die bedürftigen Schüler*innen verteilen. Kreislaufwirtschaft geht von einer Philosophie des Teilens aus, die durch die Garantie der freien Lizenz einen Vorteil für die Gemeinschaft bringt, dank der Wiederverwendung, die das Veraltete wiederherstellt und in eine neue Ressource verwandelt.

    Die Gruppe Digitale Nachhaltigkeit Alto Adige-Südtirol [https://openbz.eu] und die LUGBZ – Linux User Group Bolzano-Bozen-Bulsan [https://www.lugbz.org], welche die Initiative tatkräftig fördern, laden daher Unternehmen und Organisationen, die über funktionstüchtige PCs/Notebooks verfügen, die nicht älter als 10 Jahre sind, ein, sich unter der Emailadresse info@lugbz.org zu melden.

    Diese Initiative wurde als Beispiel der Digitalen Solidarität in die Website des Ministeriums für technologische Innovation und Digitalisierung und der Agentur für das Digitale Italien [https://solidarietadigitale.agid.gov.it] aufgenommen.

  • Nextcloud erfolgreich einführen: Checklisten für Ihre Organisation

    pro-linux.de schreibt: Wer Nextcloud in einer Organisation erfolgreich einführen will, muss zahlreiche knifflige Detailfragen klären …:
    (more…)
  • The LUGBZ supports the “Public Money? Public Code!” campaign

    The Public Money? Public Code! campaign aims to set Free Software as the standard for publicly financed software. Public administrations following this principle can benefit from collaboration with other public bodies, independence from single vendors, potential tax savings, increased innovation, and a better basis for IT security.

    The Linux User Group Bozen-Bolzano-Bulsan together with over 170 civil society organisations and more than 26.000 individuals signed the Open Letter. The Free Software Foundation Europe will use the signatures to contact decision makers and political representatives all over Europe and convince them to make public code the standard.